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Il sistema di irrigazione interrato rappresenta un’ottima scelta quando non si vuole turbare l’equilibrio estetico del proprio giardino. Quando si arreda questo ambiente, infatti, si presta grande attenzione a creare una sorta di continuazione tra l’elemento naturale e i mobili e i vari complementi inseriti. La scelta di un sistema di irrigazione che sia troppo invasivi e visivamente troppo presente potrebbe andare a pregiudicare quell’importante elemento d’armonia che si è raggiunto. In genere, la scelta cade su tre tipi di sistemi di irrigazione: quello a goccia, quello fuori terra e quello interrato. Di queste tre opzioni l’ultima è, senza dubbio, l’ideale per chi ha esigenze estetiche di cui si è ampiamente detto. Il sistema di irrigazione interrato infatti è un impianto specializzato nell’irrigazione di uno spazio all’aperto, completamente a scomparsa. Esso viene, infatti, introdotto all’interno di uno scavo effettuato nel terreno e successivamente ricoperto. In questo modo non si avrà alcuna percezione della presenza di un impianto per l’irrigazione fisso. In un impianto di questo tipo, gli irrigatori sono ovviamente a scomparsa. Essi vengono collegati ai vari tubi che compongono l’impianto, ma sono assolutamente invisibili, almeno durante il periodo di non attività dell’impianto. In poche parole gli irrigatori, che sono i dispositivi idraulici dotati di una testina da cui fuori esce il getto d’acqua, emergono dal suolo soltanto quando l’impianto è acceso e dunque quando la superficie è in fase d’irrigazione. La pressione dell’acqua infatti fa scattare un meccanismo a molla che permette all’irrigatore di alzarsi di qualche centimetro e rendersi visibile, per poi ritornare nella sua sede originaria quando l’irrigazione s’interrompe.
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Gli irrigatori a scomparsa possono essere principalmente di due tipi: quelli statici, ovvero quelli che non presentano alcun movimento della testina e quelli dinamici dotati, invece, di un meccanismo che permettono all’ugello di effettuare un movimento che contribuisce alla giusta irrigazione della’rea pre selezionata. Gli irrigatori a scomparsa statici sono dei dispositivi idraulici tipici del sistema di irrigazione interrato, che sono caratterizzati da una testina essenzialmente fissa. Gli irrigatori di questo genere, fuoriescono dal suolo quando l’impianto inizia il processo d’irrigazione e ritorna all’interno del suo sito, rendendosi così invisibile, una volta terminata l’irrigazione. La testina, però non effettua alcuni tipo di movimento per cui questo tipo di irrigazione è particolarmente indicato per l’irrigazione di quelle superfici che non sono eccessivamente estese. Gli irrigatori a scomparsa statici ricoprono un’area che non va oltre i 5 metri di ampiezza, ciò significa che la gittata non è delle più ampie. Questa caratteristica non è assolutamente un difetto, ma anzi è uno dei modelli disponibili in commercio. La differenza fondamentale di questo tipo di irrigatore con quelli dinamici è che il secondo tipo presentando una testina in movimento consente di raggiungere delle distanze maggiori e dunque di irrigare delle porzioni di terreno estese fino a 30 metri.
Gli irrigatori a scomparsa statici hanno una gittata regolabile, anche se non raggiunge mai una distanza che va oltre i 5 metri come già detto nel paragrafo precedente. Il materiale con cui questi dispositivi idraulici vengono realizzati è soprattutto l’acciaio inox, un materiale di grande resistenza sia alla prolungata usura, sia al costante contatto con l’acqua. Gli ugelli presentano delle diverse modalità di irrigazione, ad esempio si può scegliere di selezionare un’area di forma rettangolare, quadrata o circolare a seconda della caratteristica della testina. Questo fattore è estremamente importante in quanto la testina può adattarsi al tipo di superficie da irrigare.
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