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I filtri per irrigazione sono degli accessori fondamentali che consentono di conservare per lungo tempo in maniera corretta l’ impianto di irrigazione del proprio giardino e di consentirne il corretto funzionamento. I filtri sono degli elementi che impediscono, o quantomeno limitano, il passaggio di residui organici, sporcizia e particelle solide di qualunque natura all’interno dell’impianto. Esistono differenti tipi di filtri da scegliere in rapporto alle caratteristiche dell’impianto che si possiede. Essi, infatti, non sono tutti uguali, ma presentano delle caratteristiche che li rendono maggiormente adatti a specifici impianti. In genere , i parametri in base a cui è necessario scegliere i migliori filtri per il proprio impianto sono la grandezza dell’impianto e la qualità dell’acqua.
Quando si è in presenza di un impianto abbastanza lungo in quanto lo spazio da irrigare è alquanto esteso, è importante che il filtraggio dell’acqua avvenga in maniera efficace. Bisogna dunque scegliere e acquistare dei filtri che siano consoni al tipo di impianto in cui dovranno essere collocati. In questo caso i filtri scelti devono essere abbastanza grandi da consentire il corretto filtraggio dell’acqua e di reggere, dunque, la sua portata e la sua pressione. Un’altra importante condizione da tener presente per scegliere i filtri giusti è la composizione e la qualità dell’acqua. Quanto più essa, infatti, sarà pesante e ricca di impurità tanto più il filtraggio dovrà essere più profondo ed accurato. La purezza dell’acqua incide enormemente sul tipo di filtro da utilizzare in quanto è fondamentale privare l’acqua di quante più sostanze dannose possibili. I filtri non sono collocati soltanto all’interno dei comuni impianti per l’irrigazione. Essi vengono utilizzati anche in quegli impianti che dispensa fertilizzati e che vengono impiegati per lo più nei campi coltivabili.
In commercio esiste una vasta gamma di tipologie di filtri che si differenzia in base alla tecnica di filtraggio che li caratterizza e al grado di purificazione che l’acqua può raggiungere una volta passata attraverso di essi. In genere un filtro purifica l’acqua da particelle solide molto piccole come sabbia o terreno, da alghe o mucillagini e ancora da sostanze estremamente dannose come ferro manganese. Non tutti i filtri sono adatti alla pulizia dell’acqua da tutte queste sostanze ma si necessita di specifici modelli. Tra i più diffusi troviamo i filtri idrocicloni, i filtri a graniglia e infine i filtri a rete o a dischi. Il primo tipo, il filtro idrociclone funzione per mezzo di una forza centri fica che creando un vortice, un altro possibile nome di questo tipo di filtri è proprio separatori a vortice, che separano, appunto l’acqua da eventuali residui di sabbia o terriccio. I filtri a graniglia, come il nome stesso ci indica, funziona grazie alla presente di elementi granulosi come pietre o sassolini, che riescono a creare un ostacolo per alghe e mucillagini che infiltrandosi nelle particelle granulose vengono trattenute. Ma depurano anche l’acqua da minerali come il ferro ed il manganese. Infine i filtri a rete o a dischi vengono impiegati per purificare l’acqua da residui come sabbia o altri elementi della stessa consistenza. In genere quest’ ultimo tipo di filtri sono utilizzato in presenza di acque molto detritiche. Essi sono costituiti da una griglia in metallo o in plastica mentre quelli a dischi presentano una serie di dischi tra cui si creano degli spazi in cui vanno a intrappolarsi le parti filtrate. Per far si che questi importanti elementi, qualsiasi sia il modello, funzionino correttamente è necessario tenerli sotto controllo e verificarne le condizioni. Qualora fossero troppo sporchi, è necessario provvedere alla loro pulizia e manutenzioni, altrimenti la capacità di filtraggio può essere ridimensionata o addirittura pregiudicata. Negli impianti di grandi dimensioni, il lavaggio di tali dispositivi è automatico mentre in quelli di dimensioni minori è consigliabile provvedere manualmente. I filtri posseggono una precisa unità di misura, conosciuta come mesh. La capacità di filtraggio dunque si calcola in mesh, quanto più le particelle da filtrare sono piccole tanto più il filtro dovrà avere dei mesh alti e viceversa.
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