Così come i nostri giardini all’occidentale, anche il giardino zen ha bisogno di una persona che se ne occupi.
Sempre tenendo conto della filosofia dei giardini zen, però, di fronte al giardino di roccia non si può fare altro che fondersi con lo spirito della pietra e fare le righe nella sabbia con il rastrello. Sono tanti i giochi di prospettiva che si possono rintracciare all’interno di un giardino zen.Riuscire a dare l’impressione di un’ampiezza degli spazi maggiore, anche quando in realtà la metratura del giardino è ristretta, è una delle peculiarità dello zen.Guardando il giardino, si deve sempre avere la sensazione di trovarsi in un ambiente naturale, in cui gli elementi si trovino ben accorpati tra di loro.Anche se dietro la sistemazione del giardino c’è, senza dubbio, la mano dell’uomo, un bravo artista può dirsi tale se non riesce a far scorgere al visitatore la presenza del suo lavoro. Keter 17192097 Orto per erbe in plastica simil legno, colore: Marrone Prezzo: in offerta su Amazon a: 64,26€ |
La filosofia dei giardini zen ha canonizzato anche l’atteggiamento che bisogna tenere all’interno del giardino.
Una volta entrati, infatti, non si può passeggiare. Bisogna, piuttosto, mettersi seduti a gambe incrociate, oppure sui talloni, così da favorire l’immobilità del corpo; poi respirare in modo corretto; avere la giusta disposizione d’animo ad abbracciare la filosofia dei giardini zen.L’effetto calmante che avrebbe il giardino su chiunque osservi scrupolosamente questi riti è dato dal lavoro della mente che è l’unica a percepire la sottile associazione esistente tra le pietre e la natura.Per realizzare un giardino zen, occorre tenere ben presenti certe regole:
- Aggiungere un elemento o modificare l’orientamento della sabbia serve a rilassarsi e a meditare;- Non si devono usare grani multicolori;- Il granito bianco è quello che crea la giusta atmosfera secondo la filosofia dei giardini zen;- Al centro della contemplazione e della meditazione ci sono le rocce, simbolo di immortalità e di salute;- Quando si rastrella la sabbia, bisogna farlo sempre spingendo in avanti e mani tirando indietro;- Si possono costruire piccoli ponti, che rappresentano il passaggio ad un punto di vista diverso da quello di partenza;- Secondo la filosofia dei giardini zen e secondo un’idea della Cina classica, farebbe bene attraversare il giardino all’inizio della quattro stagioni, in modo da disporre l’animo a profondi cambiamenti.All’interno del giardino zen tutto ha un preciso significato.
Le piccole fontane e gli stagni portano buona fortuna economica se vengono sistemati negli angoli a nord o a sud est del giardino.Per assicurarsi, invece, la stabilità di coppia, stagni e ruscelli dovrebbero essere sistemati a sinistra della porta di ingresso. Se l’acqua viene disposta a destra, l’uomo potrebbe rivolgere la sua attenzione ad altre donne. Non bisogna, infine, abbondare con l’acqua: un bacino troppo pieno annuncia lacrime.Ad essere di ottimo auspicio sono le piante. Il legno simboleggia la crescita e lo sviluppo, soprattutto se si trova a est, a sud’est o a sud. E’ altresì importante che gli alberi non soffochino la casa e che vengano potati con regolarità, gesto sintomatico della continua rigenerazione spirituale. Per creare un’atmosfera giusta, occorre non posizionare piante appuntite e cespugli con spine vicino all’abitazione. Le foglie secche e le piante secche vanno eliminate perché sono conduttori di energia negativa.Dare vita al cosiddetto giardino zen, per forza di cosa, vuol dire necessariamente accostarsi alla filosofia del giardino zen. In un contesto di questo tipo, pertanto, ci si dovrà allontanare dall’idea del classico giardino all’italiana, per avvicinarsi ad una concezione che presenta elementi completamente differenti rispetti a quelli ai quali siamo abituati.
L’elemento essenziale di tali giardini, se da un punto di vista puramente astratto può essere identificato nella serenità e nella purezza d’animo, affrontando una dimensione maggiormente “materiale”, dovrà puntare in primo luogo sulla separazione degli elementi, sinonimo di ordine, ma anche della solitudine (con relativa tranquillità) della nostra anima.
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