Tavolo ping pong

Caratteristiche generali

In molti giardino vengono inseriti dei tavoli da ping pong grazie ai quali ci si può divertire senza un limite di età. Sia grandi che bambino possono provare a fare questo gioco ed allenarsi per praticarlo, perché no, a livello agonistico. Di recente infatti quello che viene comunemente chiamato ping pong, il tennis da tavolo è divenuto un vero e proprio sport. Fatto a livello amatoriale resta pur sempre un gioco e si sposa perfettamente con un ambiente all’aperto. Date le dimensioni dei suoi componenti un installazione indoor è molto difficile, per cui si preferiscono spazi aperti come giardino o terrazzi, magari angoli coperti da gazebo o altri tipi di coperture per renderne possibile l’utilizzo anche nelle ore più calde della giornata o durante le giornate estive di pioggia. Il tennis da tavolo si compone di alcune parti indispensabili. Esse sono il tavolo, due o quattro racchette a seconda se si sceglie di giocare al singolo o al doppio e una pallina. Ognuno di questi componenti ha delle caratteristiche ben precise, come dimensioni, materiali di realizzazione e così via. I tavoli da ping pong con accessori connessi possono essere scelti tra modelli professionali, ovvero realizzati seguendo le norme standard per questi tipi di prodotti, oppure modelli da adattare a bambini, che per ragioni fisiche non possono giocare servendosi dei tavoli a norma, o ancora per ragioni di spazio, che non permettono l’occupazione di un’area abbastanza ampia richiesta dai modelli standard.

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Modelli

tavolo ping pongUn tavolo da ping pong può, dunque, essere regolamentare oppure amatoriale. Nel primo caso è necessario che si rispettino delle norme ben precise che si riferiscono alle dimensioni e all’altezza del tavolo ed inoltre alla presenza di una rete avente anch’essa dei parametri ben stabiliti come il punto preciso in cui deve essere installate e la sua lunghezza e altezza. Nel caso dei tavoli non regolamentari, essi possono avere qualsiasi tipo di misura e può essere realizzato con qualunque materiale. Non vi è alcuna norma che impone dei parametri ben stabiliti. Quando la scelta cade sui prodotti dell’ultimo caso descritto, la motivazione risiede soprattutto in una limitatezza dello spazio disponibile per l’installazione oppure per rendere più agevole il gioco dei bambini. In genere i tavoli regolamentari hanno una lunghezza pari a 274 centimetri, una larghezza di 152,5 centimetri e l’altezza, invece, ammonta a 76 centimetri. La rete, alta 15,25 centimetri dovrà dividere in un due parti precise il campo da gioco. Per quanto riguarda i materiali, i primi tipi di tavoli da ping pong erano realizzati in legno, ma questi, con l’usura e l’umidità degli spazi all’aperto in cui venivano collocati si danneggiavano. Oggi, i tavoli da ping pong vengono realizzati in multistrato d’alluminio rivestito di una guaina protettiva che limita i danni provocanti non sono dall’utilizzo prolungato e dal continuo battere della pallina, ma anche dal sole troppo forte che rischia di scolorirne la parte più superficiale e dall’umidità, o peggio, la pioggia. Inoltre a superficie dei tavoli è trattata con delle vernice anti riflesso che evitano l’affaticamento della vista a causa della luce solare durante la partita. Il colore con cui viene, più comunemente, verniciato il tavolo è il verde ma non mancano modelli dipinti di blu. La base su cui poggia il tavolo può essere realizzata in una struttura fornita di ruote che consente un agevole trasporto e spostamento oppure delle basi fisse in cemento o in pietra, tipica, soprattutto, dei giardini all’aperto.


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Manutenzione e acquisto

tavolo ping pongQuando si decide di collocare un tavolo da ping pong in un giardino o su di un terrazzo è ovvio che esso sarà soggetto ad ulteriori fattori di deterioramento rispetto ai modelli installati indoor: all’interno di una veranda ad esempio. Non vi sono delle soluzione per evitare che il proprio tavolo si usuri, ma vi sono comunque dei rimedi che ne limitano o almeno ne ritardino l’usura e il danneggiamento. Vi sono alcue piccole operazioni da fare per evitare che il proprio tavolo da ping pong sia da buttare dopo poco tempo dal suo acquisto. Quando non viene utilizzato, ad esempio, lo si può chiudere e piegare su stesso, ovviamente quando i modelli lo consentono, oppure lo si può coprire con un telo. Questo eviterà senza dubbio che il sole ne scolorisca i colori e che acquisti un aspetto già vecchio. Oltre a questa semplice operazione non bisogna dimenticare di pulirlo periodicamente. La rete che è sicuramente la parte più delicata del gioco va rimossa e riposta in un luogo sicuro e nel caso in cui venisse danneggiata e rotta deve essere sostituita con una integra. I tavoli da ping pong possono essere acquistati in negozi specializzati in articoli sportivi o in accessori da esterno. Essi non sono estremamente costosi. Bisogna però fare una differenza tra i modelli da interno e quelli da esterno. I modelli da interno infatti hanno un costo inferiore rispetti a quelli da esterno che devono essere realizzati con materiali più resistenti alle condizioni atmosferiche non sempre favorevoli.


Qualche cenno storico

tavolo ping pongIn un giardino è possibile ricavare un’area più o meno vasta da dedicare alle attività da svolgere all’aria aperta. Qui è possibile collocare tutta una serie di attrazioni per bambini oppure giochi adatti anche ai più grandi. Tra questi come far mancare al proprio angolo verde un divertentissimo tavolo da ping pong. Il ping pong è uno sport nato, inizialmente, come un gioco e soltanto di recente è divenuta una disciplina sportiva. Si tratta di un gioco che trae le sue origine, come si può facilmente intuire, dal tennis. Non sempre però le condizioni metereologiche permettevano di praticare sport all’aria aperta, soprattutto nei periodi invernali, per cui, nell’Inghilterra degli ultimi anni dell’800, cominciò a svilupparsi la moda del tennis indoor “fai da te”. Il tennis indoor veniva praticato soprattutto dalle élite più privilegiate all’interno dei circoli da loro frequentati. Le prime forme di questo gioco erano veramente semplici e gli accessori utilizzati per la realizzazione dei diversi elementi di gioco erano ricreati, sul modello del tennis tradizionale, con materiale di recupero e attrezzi improvvisati. Fu con il diffondersi di questa moda che molti produttori e venditori di giocattoli si resero conto che si necessitava di attrezzi appositamente pensati per questo tipo di gioco. Così diversi artigiano cominciarono a realizzare tavoli da gioco, primi prototipi di racchette e palline. Si trattava però di strumenti ancora troppo rudimentali e poco efficaci. Fu David Foster che brevettò il primo kit di tennis da tavolo nel 1890 ed era composto da un tavolo ricoperto da un tessuto colorato di verde con delle righe bianche disegnate in modo tale da delimitare i confini del campo, due racchette somiglianti a dei tamburelli e una pallina di gomma ricoperta da stoffa. Infine, non poteva mancare una piccola rete al centro del “campo” per dividere le parti di campo avversarie. Un anno dopo un produttore di giocattoli di Londra immise sul mercato il predecessore dell’odierno Ping Pong, dal nome Gossima game. La differenza con il vecchio prototipo sta nell’evoluzione delle racchette che assomigliano molto meno a dei tamburelli e più a delle racchette, inoltre anche la pallina ha subito un altro cambiamento ed è stata realizzata in sughero. Soltanto con l’invenzione delle materie plastiche all’inizio del 900 la pallina è diventata quella che tutti conoscono, rimbalzante al punto giusto e non al punto di schizzare via come quella in gomma, né lenta e poco rimbalzante come quella in sughero. È dalla nascita delle palline in plastica che il Gossima Game diventa Ping Pong, nome che evoca chiaramente il rumore della palla che viene colpita. È da questo periodo che il tennis da tavolo, altro termine equivalente per questo tipo di gioco, diventa un gioco e successivamente uno sport riconosciuto. Grazie ai fratelli Hamley furono stabilite delle norme che regolavano gli strumenti da utilizzare e ovviamente anche le regole di gioco.


Tecniche di gioco

Tecniche

Il Ping Pong oggi è una disciplina molto apprezzata e praticata ed è divenuto addirittura uno sport. Come ogni sport vi sono delle tecniche da apprendere per far sì che il gioco sia competitivo. Le due scuole fondamentali sono quella occidentale e quella orientale. Entrambe sono caratterizzate da uno specifico modo di impugnare la racchetta. La prima scuola, quella tradizionale, prevede un’impugnatura in cui la racchetta è tenuta tramite il manico con tre dita: il pollice sta al lato opposto di indice e medio. Con questa tecnica è possibile colpire la palla sia di dritto che di rovescio. La scuola cinese invece è caratterizzato da un altro tipo di impugnatura in cui il manico della racchetta sta tra il pollice e l’indice. Con questa tecnica la pallina può essere colpita solo di dritto per cui si necessita un maggior movimento ma la potenza e la velocità impressa con il colpo sono di gran lunga superiori. All’interno della scuola orientale vi è anche lo stile giapponese che è molto simile a quello cinese con la differenza che per limitare il movimento del polso, le dita dietro la bacchetta sono distese. Anche la forma delle bacchette è diversa: esse sono quadrate e leggermente più grandi.


Regole del gioco

Un match di ping pong consta di 7 partite e il primo che se ne aggiudica almeno 4 viene decretato come il vincitore. Per vincere una partita occorre realizzare 11 punti con uno scarto di almeno 2 punti. Se si è a pari merito, allora la fine della partita non avverrà con il conseguimento degli 11 punti ma 2 in più e così via se si mantiene una situazione di pareggio. Dopo un sorteggio iniziale si potrà stabilire chi sarà il primo a battere. Ogni giocatore dovrà effettuare 2 servizi in maniera alternata. Battuta la palla, essa dovrà rimbalzare una volta nel proprio campo per poi superare la rete e rimbalzare in quello avversario. La pallina non deve toccare la rete altrimenti si rischi di commettere un fallo che non comporta alcuna variazioni a livello di punti se non il fatto che la battuta deve essere ripetuta.


Tavolo ping pong: giochi da giardino : Il Tavolo da ping pong e la Fitet

Una cosa che bisogna sapere quando si ha l’intenzione di acquistare una tavolo ping pong è il fatto che i produttori di questo tavolo, essendo uno sport che fa riferimento ad una federazione, si rifanno alle norme dettate da tale federazione. La federazione di cui parliamo è la Fitet (Federazione Italiana Tennis da Tavolo) nata in Italia nel lontano 1979, a partire da questa data questo fioco che per molti era considerato un “passatempo” è diventato a tutti gli effetti uno sport. Proprio per questo un tavolo, di qualsiasi modello sia, pieghevole o fisso, deve rispettare determinate caratteristiche, misure e dimensioni.


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