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Nella prima parte si è accennato alle molteplici varietà di terriccio, i quali aiutano e supportano la crescita in specifiche condizioni. Adesso si entrerà nel dettaglio. I terricci più comuni e diffusi son quelli di bosco,terra di castagno, terra di sfagno, terra leggera e forte e la torba. Il terriccio di bosco è sicuramente quello più utilizzato, poiché fortemente nutriente a causa delle decomposizioni di organismi vegetali ed animali. La terra di castagno , raccolto presso castagneti, è un terreno ricco di frammenti vegetali ed è ottimo per le ortensie e le camelie. La terra di sfagno è composta da una gran parte di muschi molto leggeri, essendo composto prevalentemente di sostanze organiche è importante per felci ed orchidee. Terra leggera e terra forte, la prima è povera di argilla, di colore scuro, trattiene l’acqua e non viene utilizzata da sola; la seconda si presenta di un colore chiaro, argillosa e ha bisogno di essere mescolata con altri terricci. La torba è ricchissima di sostanze organiche e mostra un pH abbastanza basso il quale la rende una terra acida, mescolata ad altro è adatta alla crescita di piante d’appartamento.
Ogni vegetale deve crescere nelle ottimali condizioni, sia per rilascio di sostanze nutritive che avere il giusto “sistema” drenante. Tutto ciò è dato dal terriccio che, oltre ad essere indispensabile nelle abitazioni per la colture di “semplici” fiori da vaso, deve essere adatto anche a tutti i tipi di arbusti presenti sulla terra. Nel caso delle piante in vaso , lo spazio e le dimensioni del contenitore influiscono sulla crescita quindi , si raccomanda di scegliere un terreno abbastanza umido , soffice e abbastanza drenato. In questo caso la torba è il terreno ideale. Ovviamente, la quantità di terreno, dipenderà dal tipo di vaso in uso. Gli alberi da frutto,negli ultimi anni, sono stati apprezzati da molti amanti del giardinaggio e parecchi si specializzano in questa nuova “arte” non per coltivare necessariamente in frutto in questione ma anche solo per il gusto di avere un albero da frutto nel proprio appezzamento di terreno che farò da “climatizzatore naturale” ma anche da zone d’ombra rigeneranti. Il terriccio ideale per la crescita è un concime fertilizzante ma comunque sarà un mix che favoriscano le condizioni di crescita. Il terriccio universale, non esistente in natura, è un prodotto industriale per la coltivazione di piante facilmente acquistabile in qualsiasi negozio di giardinaggio. Quest’ultimo è consigliato per chi si addentra nel mondo del giardinaggio per una semplice riuscita dei propri arbusti.
Per poter creare un terriccio “homemade” si possono semplicemente utilizzare i rifiuti organici del giardino o della cucina eliminando però tutti i materiali che non aiutano la crescita e le malerbe. Tutto questo bisogna trinciarlo e metterlo insieme ricordandoci di mescolarlo una volta la settimana. Per conservarlo basterà un contenitore di plastica su cui si praticheranno dei fori. La preparazione varia a seconda delle piante. Genericamente, nel caso di un giardino, si scavano dei solchi leggeri (fino ad un massimo di 30 centimetri) e si aggiunge il terriccio seguendo la base di 2,5 kg ogni metro quadro per poi piantare il nostro arbusto. Per le piante in vaso, date le dimensioni dei portafiori, dobbiamo spesso muovere ed aggiungere terreni umidi evitando l’essiccamento dei vegetali che andiamo a trattare.
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